Il codice fiscale del condominio è un elemento fondamentale per il condominio.

Il codice fiscale del condominio è sempre necessario. Il condominio residenziale, pur non essendo una persona giuridica, possiede una titolarità fiscale, pertanto si desume l’obbligatorietà del codice fiscale del condominio. Trattandosi di condominio che non svolge attività commerciale sarà sufficiente richiedere il codice fiscale senza alcun obbligo di apertura della partita iva.

Possiamo capire l’importanza di questo elemento anche solo pensando all’intestazione dell’utenza relativa alla luce delle scale, o al pagamento delle fatture per pulizia scale e vuotatura fosse biologiche per cui non solo il condominio sarà l’intestatario della fattura ma svolgerà anche la funzione di sostituto d’imposta.

È obbligatorio?

Per quanto detto sopra è quindi evidente l’obbligatorietà del codice fiscale per il condominio. È necessario anche in caso di condominio minimo, pena una sanzione amministrativa sia in caso di omessa richiesta che in caso di omessa variazione.
Per condominio minimo si intendono tutti quegli edifici che abbiano al suo interno da un minimo di due ad un massimo di otto unità immobiliari appartenenti a proprietari diversi e quindi senza obbligo di Amministratore di condominio.

Chi può richiederlo?

Il codice fiscale può essere richiesto dall’Amministratore del condominio correttamente nominato, o in sua assenza da uno dei condomini delegato dall’assemblea.

La richiesta del codice fiscale deve essere presentata presso un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate, personalmente o tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. Va presentando il modello AA5/6 compilato in ogni sua parte, con allegato il documento d’identità ed il verbale di nomina dell’Amministratore o, in alternativa, la delega dell’assemblea al singolo condomino.

Il codice che verrà assegnato dall’Agenzia delle Entrate sarà un codice costituito da 11 caratteri numerici. I primi sette identificano il condominio contribuente, i successivi 3 rappresentano l’ufficio che ha assegnato il codice, e l’ultimo è un codice di verifica. Il rilascio del codice fiscale è gratuito.

Verifiche e variazioni

In caso di nomina di un nuovo Amministratore sarà necessario presentare all’Agenzia delle Entrate una variazione del codice fiscale, sempre con il modello AA5/6, in cui vengono identificati i riferimenti del nuovo Amministratore di condominio. Anche le variazioni al codice fiscale non comportano alcun costo.

Qualora voleste verificare l’esistenza di un codice fiscale sarà sufficiente collegarsi al sito dell’Agenzia delle Entrate e tramite il servizio di verifica del codice fiscale sarà possibile accertarne la validità.

A cosa serve?

Il codice fiscale del condominio serve quindi ad identificare fiscalmente il nostro fabbricato e sarà utilizzato in tutte quelle pratiche in cui è coinvolto in qualche modo l’erario. Ecco quando lo utilizzeremo:

  • l’intestazione delle fatture per prestazioni intestate al condominio;
  • effettuazione e riversamento delle ritenute d’acconto;
  • redazione della certificazione unica per le ritenute operate durante l’anno;
  • compilazione e presentazione del modello 770;
  • assunzione di dipendenti del condominio ed attività burocratiche collegate, come ad esempio un portiere;
  • presentazione di tutte le pratiche per agevolazioni fiscali intestate al condominio.