Cosa si intende per strutture ricettive extralberghiere?

Le strutture ricettive extralberghiere sono quelle strutture che offrono servizi di alloggio al pubblico a scopo turistico, ma che non rientrano nella definizione di albergo o hotel. Gli esercizi extralberghieri comprendono B&B, Resort, case vacanza, ostelli, alloggi nell’ambito dell’attività agrituristica, o in alcuni casi si tratta di strutture ricettive all’aperto, quali campeggi, villaggi turistici, rifugi alpini o parchi vacanza.

Differenze fra CAV, Affittacamere, B&B, Residenze d’Epoca

Strutture ricettive extralberghiere - Case Vacanza

Case vacanza

Le Case vacanza (CAV) sono unità abitative di civile abitazione, arredate e dotate di servizi di ospitalità turistica (servizi igienici e cucina autonoma) date in uso a turisti. Questo tipo di struttura ricettiva necessita della stipula di un contratto di gestione, che può essere gestita in forma imprenditoriale o non imprenditoriale.

Entrambe le forme possono garantire agli ospiti diversi tipi di servizi come ad esempio i kit di benvenuto, ma la differenza principale tra questi due tipi di gestione sta nell’occasionalità della prestazione. In particolare, la locazione imprenditoriale comporta alcuni obblighi, tra cui: quello di registrazione del contratto di locazione se il soggiorno supera i 30 giorni, l’apertura della partita IVA e la registrazione dell’anagrafica degli ospiti.

La locazione non imprenditoriale invece, non comporta l’apertura della partita IVA né l’obbligo di registrazione del contratto casa vacanze.

In ogni caso l’attività può essere esercitata annualmente, per un periodo non inferiore a duecentosettantuno giorni complessivi nel corso dell’anno solare, o stagionale per un periodo non inferiore a novanta giorni, anche non consecutivi. In tutte e due le modalità di svolgimento sono assicurati i servizi di ospitalità turistica di base, quali:

  • la pulizia delle camere o degli appartamenti;
  • la fornitura e cambio della biancheria da letto e da bagno;
  • il consumo di energia elettrica, acqua, gas e riscaldamento;
  • assistenza, manutenzione e riparazioni nelle camere o negli appartamenti;
  • assistenza nel ricevimento degli ospiti (se questo avviene in modo autonomo previo invio di istruzioni).

All’avvio dell’attività il titolare è tenuto obbligatoriamente a comunicare giornalmente all’Autorità di pubblica sicurezza l’arrivo delle persone alloggiate e le relative generalità, accreditandosi sul portale della Polizia di Stato www.alloggiatiweb.it (Ti interessa L’argomento? Sul nostro Blog trovi un articolo dedicato ➡️ “Alloggiati Web: piccola Guida pratica”).

Comunicare alla Provincia o alla Città metropolitana, o ad altro soggetto delegato, i dati relativi alla rilevazione del movimento dei clienti e la raccolta dei dati statistici nel settore del turismo (Movimenti ISTAT).

Strutture ricettive extralberghiere - Affittacamere

Affittacamere

Gli affittacamere, noti anche con il nome di Guest House, sono strutture ricettive composte da camere con accesso indipendente dagli altri locali, ubicate in non più di due appartamenti ammobiliati di uno stesso stabile, senza l’utilizzo da parte dell’ospite del posto di cottura o della cucina. Vi è quindi garantito il pernottamento e/o eventuali servizi complementari, tra cui la preparazione e la somministrazione di alimenti e bevande alle persone alloggiate.

Anche in questo caso gli esercizi di affittacamere possono essere gestiti in forma imprenditoriale o non imprenditoriale.

Nel primo caso, quindi in forma imprenditoriale, il titolare gestisce con carattere continuativo e professionale un massimo di due appartamenti ubicati in uno stesso stabile, dotati complessivamente fino a sei camere e dodici posti letto, fornendo il servizio di pernottamento e di eventuale preparazione e somministrazione di alimenti e bevande alle persone alloggiate, nonché i servizi di ospitalità turistica.

Nel secondo caso (gestione non imprenditoriale) il titolare, anche avvalendosi della propria organizzazione familiare, gestisce con carattere continuativo, sistematico e professionale, un massimo di due appartamenti ubicati in uno stesso stabile dotati, complessivamente, fino a tre camere e sei posti letto.

Generalmente gli affittacamere sono alloggi economici ed essenziali, per questo sono strutture ricettive extralberghiere molto simili ai Bed and Breakfast ma con delle precise differenze a livello organizzativo e fiscale.

Il B&B presuppone che l’attività, tranne rari casi, non necessiti dell’apertura della Partita IVA. Al contrario, l’Affittacamere è un’attività che può essere svolta senza interruzioni durante l’anno, di tipo professionale, e che per essere avviata necessita di adempimenti fiscali quali l’apertura della p.iva e la comunicazione di inizio attività presso la Camera di Commercio.

Secondo le disposizioni e nel rispetto delle normative vigenti con riferimento al Testo unico delle Leggi Regionali, i titolari o gestori di affittacamere devono obbligatoriamente offrire alla propria clientela:

“Camere da letto alle quali poter accedere comodamente e senza dover attraversare le camere o i servizi destinati alla famiglia o ad altro ospite. Appartamenti dotati di servizio igienico completo di wc, lavabo, vasca da bagno o doccia, bidet o soluzione equivalente, specchio, ogni otto posti letto o frazione, comprese le persone appartenenti al nucleo familiare e conviventi. Arredamento minimo costituito da letto, sedia o sgabello per persona, armadio, cestino dei rifiuti e un tavolo”.

Devono anche essere assicurati i seguenti servizi minimi:

  • pulizia giornaliera dei locali;
  • cambio della biancheria a ogni cambio di cliente e almeno una volta alla settimana;
  • fornitura di energia elettrica, acqua calda e fredda, riscaldamento;
  • addetto sempre reperibile;
  • wi-fi.

Strutture ricettive extralberghiere - Bed & Breakfast

Bed & Breakfast

Il Bed and Breakfast (locuzione derivata dalla lingua inglese, traducibile letteralmente come “letto e colazione”), in acronimo B&B, è una forma di alloggio turistico informale ed identifica un’ospitalità che consta di pernottamento e colazione, a pagamento, in abitazioni private.

Ormai è un tipo di ospitalità diffusa in tutto il mondo, in molti infatti preferiscono una vacanza in un B&B per il clima familiare, per il prezzo spesso più economico e per l’atmosfera più colloquiale e intima. Un B&B può essere un’occasione per soggiornare conoscendo i particolari usi e costumi locali, quindi per una vacanza in un ambiente familiare, intimo, non standardizzato, in cui gli spazi dedicati agli ospiti possono coincidere con quelli privati.

A livello strutturale, le principali differenze dagli alberghi consistono nel numero ridotto di camere, nel servizio personalizzato come ad esempio una colazione arricchita con prodotti tipici locali, e nel particolare rapporto che si può avere con il personale che crea un’atmosfera per la quale “sentirsi a casa”.

Come per le Case vacanze, anche i B&B possono essere gestiti in forma imprenditoriale o non imprenditoriale.

Va ricordato che i B&B non sono considerati Impresa e si distinguono da tutte le altre strutture cosiddette “ricettive”. Cosa che, in termini burocratici, significa una maggiore libertà d’azione e in campo fiscale, il non essere assoggettati né all’apertura della tanto odiata Partita IVA né tantomeno ai famigerati studi di settore.

Strutture ricettive extralberghiere - Residenze d'Epoca

Residenze d’Epoca

Sono classificate come Residenze d’Epoca le strutture ricettive extralberghiere ubicate in complessi immobiliari di particolare pregio storico-architettonico, in buono stato di conservazione e manutenzione, assoggettati ai vincoli previsti dal Decreto Legislativo del 22 gennaio 2004 n. 42 (codice dei beni culturali e del paesaggio), che offrono l’alloggio in camere e unità abitative con il limite massimo di 25 posti letto.

Le Residenze d’Epoca possono svolgere la propria attività, oltre che nella sede principale, o “casa madre”, ove sono ubicati i servizi di ricevimento e portineria e di regola gli altri servizi generali di cui si avvalgono gli ospiti. Le dipendenze sono costituite da locali collocati in parti distinte dello stesso stabile o in stabili diversi dalla casa madre e posti ad una distanza non superiore, di norma, a 100 metri di percorso pedonale. L’importante è che l’ubicazione consenta il mantenimento dell’unitarietà della gestione e di utilizzo dei servizi.

Le Residenze d’Epoca, tuttavia, non sono luoghi polverosi e stantii, non sono spazi destinati solo a chi ama uno stile rétro e ha la passione per l’arte antica e antiquariato. Anche all’interno di dimore storiche si possono integrare soluzioni moderne e di design.

Ovviamente però gli elementi di valore e lo stile della residenza devono essere mantenuti, oltre al fatto che non vengano danneggiate le opere artistiche conservate all’interno, ma questo non impedisce del tutto di adottare anche soluzioni moderne.

La Residenza d’Epoca, tuttavia, non è necessariamente vincolata dalle Belle Arti, lo è solo se all’immobile viene riconosciuto un indiscutibile pregio storico-architettonico. Inoltre sono previsti due livelli di certificazione, rilasciate dal Registro Italiano delle Dimore Storiche di Eccellenza.

Il primo livello porta al rilascio del Marchio di Qualità (simboleggiato dalla Corona Tricolore), mentre il secondo livello conduce al rilascio del prestigioso Marchio di Eccellenza (simboleggiato dalla Corona d’Oro).
Per il primo livello di certificazione sono previsti 40 Controlli di qualità, mentre per il secondo livello di certificazione, ancora più severo e rigoroso, ne sono previsti 100.

Possono candidarsi alla certificazione del Registro Italiano delle Dimore Storiche di Eccellenza solo le dimore storiche italiane di alto livello con almeno 100 anni di storia che operano nel settore del turismo.

L’Italia è uno dei Paesi che, nel mondo, vanta un patrimonio artistico-storico molto rilevante. Da sempre questo enorme patrimonio è stato oggetto di specifiche leggi volte a preservarlo.
Dal 2012, per tutelare gli investimenti dei proprietari, gli immobili storico-artistici detenuti da persone fisiche e non locati, sono esenti da IRPEF e soggetti ad IMU ridotto al 50%.Se locati, il reddito imponibile IRPEF viene determinato dal maggiore tra il canone di locazione ridotto del 35% e la rendita catastale rivalutata del 5%. Analogo procedimento per gli immobili storico-artistici posseduti da società o enti.

Per beneficiare di tali agevolazioni fiscali è necessario che l’immobile sia riconosciuto di interesse storico-artistico con un vincolo diretto, quindi, siccome il vincolo immobiliare grava sull’immobile ma indirettamente anche sul proprietario dello stesso, è necessario effettuare una verifica accurata sulla tipologia di vincolo.